Il sanguinaccio dolce di carnevale è tra i miei ricordi più belli di infanzia napoletana quando arriva questo periodo dell’anno.
E’ una crema deliziosa a base di cioccolato fondente che si usa per intingere le chiacchiere o sfrappole. E’ una ricetta di derivazione contadina che veniva fatta con il sangue del maiale proprio nel periodo dell’anno in cui veniva ucciso per farne la carne per la consumazione della famiglia nell’anno.
Fortunatamente la ricetta attuale non prevede il sangue ma ne conserva il nome. La adorerete con quel profumo di cannella e quel sapore irresistibile di cioccolato.
Mio padre è un cultore degli spaghetti con le vongole, in particolare con le vongole lupini, che hanno un sapore più intenso di quelle veraci.
Mi ha sempre tacciato di dover migliorare e migliorare per ottenere quella che per lui è perfezione. Finalmente, con i suoi consigli, e anni di allenamento, faccio gli spaghetti con le vongole come piacciono a papà (che si definisce il più grande gourmet di tutti i tempi).
Gli spaghetti con le vongole devono essere scivolosi, saporiti e deliziosi. Pochi ingredienti e un procedimento facile ma accurato, permetterà anche a voi di farli alla napoletana!
Per prima cosa fate spurgare le vongole in abbondante acqua con un pugnetto di sale grosso. Quindi sciacquatele con attenzione ed eliminate le conchiglie rotte o aperte.
In una pentola mettete a soffriggere poco olio e quando ben caldo tuffate le vongole. Tenete un fuoco medio vivace.
Rigiratele spesso e man mano che si aprono, togliete le aperte per dar spazio di apertura a tutte. Attenzione a non far asciugare la loro acqua (è lì che si concentra il sapore).
Quando saranno quasi tutte aperte, prendete l'acqua delle vongole e filtratela con un setaccio molto fino. Fatelo almeno due volte. Se alcune conchiglie ancora non si sono aperte, rimettete sul fuoco con un altro giro d'olio. Se ancora non si aprono, lasciate stare, magari contengono sabbia.
In una padella mettete a scaldare tre giri d'olio e uno spicchio d'aglio che deve soffriggere e diventare scuro su tutti i lati. Nel mentre avrete lavato e tagliato i pomodorini a metà. Tuffateli nell'olio bollente, abbassate la fiamma e fate cuocere pochissimi minuti, fino a che non si ammorbidiscano e schiacciateli con una forchetta. Salate leggermente e pepate e spegnete il fuoco.
Sgusciate il 90% delle vongole e aggiungetele al sugo di pomodorini con metà dell'acqua delle vongole. Riscaldate leggermente e assaggiate di sale.
Nel mentre cuocete la pasta al dente, scolate e tenete un mestolino d'acqua di cottura nel caso quella delle vongole non fosse sufficiente.
Saltate tutto in padella, avendo cura di aggiungere tutta l'acqua delle vongole. Servite con qualche vongola non sgusciata e con abbondante prezzemolo tritato.
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Come potete notare dalla foto (purtroppo molto casalinga perchè andavo di fretta) in questo piatto ho utilizzato sia pomodorini gialli che rossi, ma è una scelta molto personale.
I pomodorini devono essere pochi e “schiattati” come dice mio padre, ovvero cotti poco e schiacciati.
Sempre mio padre narra che sulla pentola in cui si cuociono le vongole va sbattuto il cucchiaio perchè le “vongole” si spaventano e si aprono. Non ho idea di quale origine abbia questo folklore ma io lo faccio, vuoi mai…
Insomma questo è il mio piatto da 10, spero che possa diventarlo anche il vostro.
Per altri sapori napoletani, non dimenticate la genovese.