Il vero ragù napoletano

standard 18 Marzo 2016 10 responses

Il ragù è una cosa serissima. Ogni napoletano lo sa. Per questo voglio lasciarvi la ricetta del vero ragù napoletano.

Mia nonna lo metteva sul fuoco almeno 2 giorni prima e lasciava che pappoliasse per ore. Il verbo pappoliare è di squisita fattura partenopea e vuol dire “sobollire a fuoco lentissimo”. Sono quelle classiche bolle che salgono piano piano in fase di ebollizione lenta.

Il  vero ragù napoletano è fatto di tre momenti:

  • allardiatura o lardellatura
  • sigillo
  • pappoliamento

L’allardiatura consiste nell’atto per l’appunto di allardiare ovvero “ingrassare” il piatto. L’allardiatura viene fatta all’inizio con un pezzetto di lardo o di pancetta rosolato nell’olio.

Segue il sigillo della carne ovvero i pezzi di carne vanno sigillati rosolandoli all’esterno per mantere i succhi intatti.

Infine c’è per l’appunto il pappoliamento ovvero la lenta ebollizione.

Menzione a parte meritano i tagli di carne. La tradizione vuole che siano un misto di pezzi grassi e pezzi magri di manzo (doppione e muscolo che in napoletano vengono chiamati lacerto e locena) e di un pezzo di maiale (preferibilmente  un pezzo di costina che a napoli si chiama tracchia o tracchiolella). C’è chi aggiunge anche il salame o la salsiccia ma non è il mio caso. Io ho aggiunto  la coda che ho scoperto avere quel tanto di nervo da rendere il piatto speciale.

Sottolineo che è l’antica ricetta di mia nonna Bianca e ve la lascio con immutato amore per la sua spettacolare cucina di cui ricordo profumi e sapori come se fosse ieri.

Ragù napoletano

Miss Mou
Cottura 10 h
Tempo totale 10 h

Ingredienti
  

  • 300 gr muscolo di manzo lacerto
  • 300 gr doppione
  • 300 gr di coda
  • 300 gr di costa di maiale tracchia
  • 70 gr di lardo o pancetta
  • 2 litri di passata di pomodoro
  • 150 ml vino rosso
  • 1 cucchiaio di strutto sugna
  • 2 cipolle dorate tritate
  • 1 rametto di timo opzionale
  • 20 ml olio extravergine di oliva
  • 3 cucchiai di doppio concentrato di pomodoro
  • foglie di basilico per decorare
  • sale e pepe

Istruzioni
 

  • Tagliate a striscioline il lardo o la pancetta e mettetele a soffriggere con l’olio e lo strutto a fuoco basso. Questa è la fase dell’allardiatura.
  • Quando ben dorate aggiungete le cipolle tritate e i pezzi di carne e sigillateli. Rosolateli girando spesso i pezzi su tutti i lati, servirà a mantenere gli umori all’interno della carne. Sfumate con il vino.
  • Quando la cipolla è ben dorata, il vino evaporato e la carne sigillata aggiungete la passata di pomodoro e il concentrato di pomodoro. Aggiungete anche il timo e alzate la fiamma per accogliere gli ingredienti freddi. Aggiungete sale e pepe.
  • Dopo circa 10 minuti abbassate a fuoco bassissimo e lasciare pappoliare per ore e ore (sobollire lentamente). Io sono solita farlo il giorno prima. La sera lo spengo e lo faccio riprendere la mattina dopo per almeno altre 6/7 ore.

Ecco spero di essere stata chiara con tutti i passaggi. Vi ricordo che la chiave per il ragù perfetto è la lenta cottura per moltissime ore. Va detto che dopo si cucina da sé, quando va così lentamente non ha bisogno di supervisione. Non si attacca, non brucia, cucina piano piano.

Ovviamente il ragù va usato con GLI ZITI. Non pensate ad altri formati di pasta o la nonna ne avrebbe a male. Può essere utilizzato per la pasta al forno, il sartù di riso o semplice semplice con la sua fogliolina di basilico nel piatto. Vi lascio anche il mio ragù di cipolle cosa specialissima ma sicuramente più veloce!

Fatelo, gustatelo, innamoratevi.

Bacini,

Jess

Grattini al parmigiano

standard 1 Marzo 2016 20 responses

Prima di parlarvi dei grattini al parmigiano vorrei raccontarvi qualcosa che mi sta molto a cuore. Mancano pochi giorni al viaggio che aspetto da una vita.

Quando ero ragazzina ero convinta e determinata di voler andare a Praga solo con l’uomo della mia vita. Ho millantato questo viaggio a tutti i miei fidanzati o pseudoamori convinta che un giorno li avrei portati tutti, perchè chi mi conosce lo sa, io mi innamoro prima dell’amore che dell’oggetto amato.

E così gira e rigira a Praga non ci sono stata mai. Nessuno era abbastanza per Praga. Nessuno poteva essere eletto compagno o magari delfino alla mia corte. Ho sempre avuto la convinzione che su quel ponte, ai piedi di quel castello, sotto quell’orologio io dovevo dare QUEL bacio, quell’unico bacio da non rimpiangere nessuno degli errori passati, nessuna delle carezze andate, nessuna delle parole pronunciate. Insomma Praga per me era una cosa complicata. Unire l’amore a quel rosa spinto non era da tutti. Neanche da quegli amori che io credevo infallibili.

E l’unico di tutti gli amori (im)possibili un giorno ha rischiarato le mie nubi…e io oggi ho quel biglietto e lo stringo tra le mie mani. Praga è molto di più di tutto questo. E’ la mia speciale, unica, irripetibile promessa.

E bisogna coccolarsi e gratificarsi come con questi grattini al parmigiano. Piacciono ai piccoli ma soprattutto alle mamme alla fine di una lunga giornata. Sono facilissimi da fare, si preparano nel mixer. Basta trovare la giusta consistenza!

Grattini al parmigiano

Miss Mou
Preparazione 2 h
Cottura 4 min
Tempo totale 2 h 4 min

Ingredienti
  

  • 110 gr semola
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di noce moscata
  • 30 gr parmigiano

Istruzioni
 

  • Inserite nel mixer 1 uovo, un pizzico di sale, il parmigiano e ¾ della semola di grano duro.
  • Azionate il mixer e attendete che il composto si uniformi.
  • Aggiungete la restante semola a poco a poco fino ad ottenere i grattini della grandezza desiderata.
  • Fateli asciugare su un panno per circa due ore.
  • Cuoceteli in brodo bollente per circa 4 minuti.

Una volta asciutti i grattini al parmigiano possono essere conservati in un vasetto sterile per circa 3 o 4 mesi ed usati all’occorrenza. Perchè non provare anche i passatelli?

E per il FATTO DA VOI ecco i grattini al parmigiano di  Simona, Michela e Stefania.

Auguratemi buon viaggio,

Jess