Vi lascio queste semplicissime polpettine fritte che ho servito come finger food ad un aperitivo. Erano assolutamente deliziose e mia figlia ne ha mangiate almeno la metà.
Io le ho servite fredde, munite di stuzzicadenti e con varie salse e marmellate d’accompagnamento.
Le polpettine fritte sono facilissime da fare e una tira l’altra.
Ho sempre da fare. Ma non voglio perdermi le empanadas.
Da quando sono diventata mamma il mio tempo si è irrimediabilmente assottigliato. E’ che sono una mamma che lavora 8 ore al giorno e deve quindi conciliare tutto il resto nelle poche ore a disposizione prima che tramonti il sole. Mi avevano raccontato scenari da guerra quando ero incinta. Della serie non riuscirai più a fare la doccia, non cucinerai, DEVI farti aiutare. Tutto questo mi ha provocato una profondissima depressione in gravidanza, io che figlia unica, senza mamma e col senso materno di un carciofo sentivo di aver fallito già in partenza.
Ora a distanza di 19 mesi da quel giorno posso dire che sono tutte cavolate o almeno lo sono per me. Quello che è cambiato rispetto a prima è che mi rilassavo di più, avevo più tempo per le futilità, ma quelle che sono le mie priorità sono rimaste invariate. Mi diverto, cucino, esco con gli amici, faccio l’amore, rido e rido tanto, sperimento, ho i miei baci, i miei sensi e un rinnovato stupore. Tutto di corsa e trainandomi sempre dietro una piccola ricciolina chiacchierona.
E sempre perché il tempo è poco e prezioso ho organizzato sabato sera una cenetta romantica sudamericana a base di empanadas, quesadillas, tortillas, riso e fagioli neri. Le empanadas sono una tipica pietanza argentina. La leggenda narra che venissero preparate dalle mogli in attesa dei mariti nelle pampas.
Sono dei fagottini di pasta simil brisee ripiene di carne, uova e spezie. Buonissime e facili da preparare.
Fate una fontana sul vostro piano di lavoro con la farina, il burro a pezzetti, il sale e aggiungete a poco a poco l’acqua. Lavorate la pasta morbida e vellutata per circa 5/10 minuti, avvolgetela nella pellicola e mettetela a riposo in frigo per almeno un’ora.
Nel mentre cucinate il ripieno saltando tutti gli ingredienti in una padella antiaderente. Lasciate insaporire per 5 minuti nell’olio ben caldo quindi spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
Stendete la pasta con il mattarello e con un coppapasta tagliate dei cerchi di medie dimensioni. In ognuno adagiate il ripieno di carne e chiudete a mezzaluna sigillando bene i bordi. Infornate a 180° per circa 20 minuti.
Le empanadas sono buone calde ma ancora più buone il giorno dopo! Si fanno anche fritte, ma la versione al forno per me è la migliore. Si narra che questi fagottini venissero preparati dalle mogli per festeggiare il ritorno dei mariti dalle pampas e che fossero stati importati dagli Italiani a somiglianza dei loro panzarotti!!