Uno dei piatti tipici napoletani sono i friarielli in padella.
Vengono spesso abbinati nel celebre piatto di salsiccia e friarielli ma sono un ottimo contorno anche da soli. Però come si cucinano i friarielli? Questa domanda mi è stata fatta un milione di volte. Ed ecco che vi metto per iscritto la procedura.
In realtà è molto semplice cucinare i friarielli in padella. Importantissima è la pulizia del friariello. Abbiate cura di togliere la parte finale del gambo e quella più dura, di togliere i fiori ormai sbocciati e di tenere invece quelli ancora verdi e chiusi. Scoprirete che una volta effettuata la pulizia vi resterà molto poco della pianta e che in cottura si ridurrà di più della metà del suo volume. Dunque abbondate sempre con i friarielli se vorrete avere un piatto ricco per tutti.
Dopo aver pulito i friarielli lavateli con cura e quindi asciugateli.
In una padella profonda mettete l'olio e accendete il fuoco. Quando caldo aggiungete lo spicchio d'aglio e fatelo imbiondire.
Mettete i friarielli, salate e lasciate cuocere per almeno una mezz'oretta avendo cura di aggiungere acqua se si asciuga troppo la cottura. Girate spesso.
Aggiungete peperoncino a piacere e servite caldi.
I friarielli in padella sono un contorno veloce e molto versatile per accompagnare i vostri piatti. Perchè non mangiarli con il pollo alle cipolle rosse?
La pasta al gratin è una delle mie ricette del cuore.
Vi sarete chiesti perchè posto così tante paste al forno. So che non è un’abitudine di tutto lo Stivale, ma al Sud e in particolare nella mia Napoli, non esiste domenica in famiglia senza PASTA AL FORNO.
Mia nonna Bianca ne faceva una versione sublime. I suoi ziti erano allineati uno per uno e le polpettine non superavano mai la dimensione di una nocciola. Era perfetta nella sua composizione. Un’opera d’arte, un ingegno matematico quello di mia nonna. La superficie doveva essere “accruscata” ovvero la pasta doveva essere bruciacchiata e croccante e tra noi nipoti ci contendavano quelle “patatine” di pasta.
Mia mamma faceva sempre la Pasta al Gratin invece. Una pasta semplicissima fatta con prosciutto cotto e quintali di besciamella. Ricordo ancora quando fui operata a 15 anni e mi fu chiesto al mio ritorno a casa cosa volessi mangiare per premio ed io risposi “la pasta al gratin“. Semplicissima nei suoi ingredienti ma il connubio di besciamella delicata e provola affumicata mi faceva impazzire.
E per questi motivi ho voluto onorare la loro cucina e la mia tradizione facendo l’ennesima pasta al forno per il contest #noiCHEESEamo utilizzando Le Gruyère Dop. Presto vedrete anche quella con l’Emmentaler Dop. Ne approfitto anche per chiedervi se sapete quale dei due formaggi ha i buchi! Io lo so! E’ l‘Emmentaler, più dolce, meno stagionato, profumato e dal sapore inconfondibile. Le Gruyère con pasta compatta e decisa si presta ad abbinamenti più forti, azzardati come vedrete nella ricetta.
Pennoni al gratin con doppia besciamella al gruyère e ai friarielli
Lavate e pulite i friarielli tenendo le cimette e gli steli morbidi. In una padella mettete un fondino d’olio e fate soffriggere l’aglio in camicia, quando ben abbrustolito toglietelo e mettete i friarielli a soffriggere finchè non saranno morbidi, avendo cura di aggiungere acqua se si asciugano troppo. Salate.
Nel mentre preparate la besciamella. Portate il latte ad ebollizione e spegnete prima che faccia la pellicola. Mettete il burro a fondere e quando fuso aggiungete lentamente la farina mescolando con una frusta per non fare grumi e infine spegnete il fuoco. Versate il latte a filo nel composto e mescolate sempre con una frusta. Riaccendete il fuoco, portate ad ebollizione e spegnete quando raggiunge la consistenza desiderata. Salate e aggiungete un pizzico di noce moscata. Dividete la besciamella in due ciotole. In una parte versate il gruyère a pezzetti e mescolate ancora finchè non sarà completamente fuso. La restante besciamella frullatela con i friarielli.
Lessate la pasta e salatela. Non tenetela più di 3 minuti. (Non sto scherzando, la vera pasta al forno deve stare almeno 45 minuti in forno e si rischia di avere pasta scotta). Quando cotta rimettetela in pentola con la besciamella al guyère e mescolate.
Componete la pasta al gratin. Fate uno strato di pasta, quindi di besciamella ai friarielli, quindi di prosciutto cotto, quindi di fettine di gruyère. Fate due giri.
Sullo strato finale aggiungete pan grattato.
Infornate a 180° per 40/45 minuti o finchè ben dorata ed “accruscata”.
Mi viene l’acquolina al solo pensiero di rimangiarla. Volete provare altre paste al forno?