Frittata di spaghetti al forno

standard 30 Settembre 2016 21 responses

La frittata di spaghetti è un piatto DELIZIOSO, tipico di ogni famiglia partenopea che si rispetti. E’ la merenda al mare, il piatto forte al picnic, il fantastico salva pranzo…insomma è una delle mie ricette preferite. Confesso che è mia abitudine buttare un po’ di pasta in più per poter avere la frittata di pasta da portare al lavoro il giorno dopo.

La frittata di spaghetti originale come suggerisce il nome va fritta. Io però in questo momento dove siamo sempre tutti a dieta preferisco una versione light che elimina l’olio e la frittura stessa senza però far rimpiangere il gusto. Inoltre è possibile anche cambiare il formato della pasta. Confesso di farla anche di pasta corta, ma sicuramente il suo meglio si esprime con gli spaghetti o la pasta lunga in genere. Infine la frittata di spaghetti si può fare con qualsiasi rimanenza di pasta, non necessariamente al pomodoro, ma voglio presentarvi questa volta quella classica, rossa che faceva la mia nonna.

Frittata di spaghetti al forno

Miss Mou
Cottura 30 min
Tempo totale 30 min

Ingredienti
  

  • 200 gr di spaghetti al pomodoro avanzati
  • 2 uova
  • latte 30 ml.
  • parmigiano q.b.
  • sale
  • provola o scamorza opzionale

Istruzioni
 

  • Mescolate in una ciotola le uova con un pizzico di sale, il latte e parmigiano a piacere.
  • Versate nella ciotola gli spaghetti al pomodoro e mescolate bene con un mestolo. Aggiungete scamorza o provola se volete. Potrete cucinare anche gli spaghetti al pomodoro appositamente ma dovrete farli raffreddare prima.
  • Foderate di carta forno una teglia tonda e versate gli spaghetti con il composto di uova.
  • Cuocete a 180° per circa 30 minuti o fino a doratura degli spaghetti in superficie.

Inutile dirlo che la mia bimba di 4 anni è la prima fan della frittata di spaghetti al forno. Spesso la mangia anche a merenda la golosona.

Bacini pastaioli,

Jess

Il vero ragù napoletano

standard 18 Marzo 2016 10 responses

Il ragù è una cosa serissima. Ogni napoletano lo sa. Per questo voglio lasciarvi la ricetta del vero ragù napoletano.

Mia nonna lo metteva sul fuoco almeno 2 giorni prima e lasciava che pappoliasse per ore. Il verbo pappoliare è di squisita fattura partenopea e vuol dire “sobollire a fuoco lentissimo”. Sono quelle classiche bolle che salgono piano piano in fase di ebollizione lenta.

Il  vero ragù napoletano è fatto di tre momenti:

  • allardiatura o lardellatura
  • sigillo
  • pappoliamento

L’allardiatura consiste nell’atto per l’appunto di allardiare ovvero “ingrassare” il piatto. L’allardiatura viene fatta all’inizio con un pezzetto di lardo o di pancetta rosolato nell’olio.

Segue il sigillo della carne ovvero i pezzi di carne vanno sigillati rosolandoli all’esterno per mantere i succhi intatti.

Infine c’è per l’appunto il pappoliamento ovvero la lenta ebollizione.

Menzione a parte meritano i tagli di carne. La tradizione vuole che siano un misto di pezzi grassi e pezzi magri di manzo (doppione e muscolo che in napoletano vengono chiamati lacerto e locena) e di un pezzo di maiale (preferibilmente  un pezzo di costina che a napoli si chiama tracchia o tracchiolella). C’è chi aggiunge anche il salame o la salsiccia ma non è il mio caso. Io ho aggiunto  la coda che ho scoperto avere quel tanto di nervo da rendere il piatto speciale.

Sottolineo che è l’antica ricetta di mia nonna Bianca e ve la lascio con immutato amore per la sua spettacolare cucina di cui ricordo profumi e sapori come se fosse ieri.

Ragù napoletano

Miss Mou
Cottura 10 h
Tempo totale 10 h

Ingredienti
  

  • 300 gr muscolo di manzo lacerto
  • 300 gr doppione
  • 300 gr di coda
  • 300 gr di costa di maiale tracchia
  • 70 gr di lardo o pancetta
  • 2 litri di passata di pomodoro
  • 150 ml vino rosso
  • 1 cucchiaio di strutto sugna
  • 2 cipolle dorate tritate
  • 1 rametto di timo opzionale
  • 20 ml olio extravergine di oliva
  • 3 cucchiai di doppio concentrato di pomodoro
  • foglie di basilico per decorare
  • sale e pepe

Istruzioni
 

  • Tagliate a striscioline il lardo o la pancetta e mettetele a soffriggere con l’olio e lo strutto a fuoco basso. Questa è la fase dell’allardiatura.
  • Quando ben dorate aggiungete le cipolle tritate e i pezzi di carne e sigillateli. Rosolateli girando spesso i pezzi su tutti i lati, servirà a mantenere gli umori all’interno della carne. Sfumate con il vino.
  • Quando la cipolla è ben dorata, il vino evaporato e la carne sigillata aggiungete la passata di pomodoro e il concentrato di pomodoro. Aggiungete anche il timo e alzate la fiamma per accogliere gli ingredienti freddi. Aggiungete sale e pepe.
  • Dopo circa 10 minuti abbassate a fuoco bassissimo e lasciare pappoliare per ore e ore (sobollire lentamente). Io sono solita farlo il giorno prima. La sera lo spengo e lo faccio riprendere la mattina dopo per almeno altre 6/7 ore.

Ecco spero di essere stata chiara con tutti i passaggi. Vi ricordo che la chiave per il ragù perfetto è la lenta cottura per moltissime ore. Va detto che dopo si cucina da sé, quando va così lentamente non ha bisogno di supervisione. Non si attacca, non brucia, cucina piano piano.

Ovviamente il ragù va usato con GLI ZITI. Non pensate ad altri formati di pasta o la nonna ne avrebbe a male. Può essere utilizzato per la pasta al forno, il sartù di riso o semplice semplice con la sua fogliolina di basilico nel piatto. Vi lascio anche il mio ragù di cipolle cosa specialissima ma sicuramente più veloce!

Fatelo, gustatelo, innamoratevi.

Bacini,

Jess